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Scuola, il “delicato” passaggio dalla materna alle elementari. “Rassicurare e dare fiducia ai bimbi”, i consigli della psicoanalista Lucattini

 

Quel delicato passaggio tra scuola materna e primo anno delle elementari. I bambini lo desiderano, i genitori a volte lo temono. Come aiutare i nostri bimbi in questa fase bella e inevitabile. I consigli della psicoanalista Adelia Lucattini a Notizie.com 

 L’impatto con l’inizio della scuola elementare, sebbene attesa  per tutto l’ultimo anno di scuola materna, è anche fonte di stress per i bambini. I piccoli alunni impiegano infatti ben sei mesi, dal primo giorno di scuola, per abituarsi ai nuovi ritmi e ai nuovi insegnanti. Scuola, quel passaggio tra materna e prima elementare. I consigli della psicoanalista Adelia Lucattini, foto Notizie.com E quando mancano  pochi giorni dall’inizio del prossimo anno scolastico, anche tanti genitori sono in ansia per i propri piccoli, preoccupati per il passaggio tra la scuola dell’infanzia e la  prima elementare. 

La psicanalista Adelia Lucattini (della Società Psicoanalitica Italiana)  indica metodi e consigli per approcciare questa tappa bella e inevitabile nella vita di ogni nostro figlio. Scuola, il “delicato” passaggio dalla materna alle elementari. “Rassicurare e dare fiducia ai bimbi”, i consigli della psicoanalista Lucattini La psicoanalista Adelia Lucattini a Notizie.com, foto Notizie.com “All’inizio di un nuovo ciclo le reazioni d’ansia dei bambini sono normali e attese da genitori e insegnanti. Dal punto di vista dello sviluppo, l’ansia è espressione di un adattamento e utile per il bambino, poiché lo avvisa di un cambiamento che percepisce sotto forma di “minaccia” psichica. È noto che i cambiamenti attivino resistenze psicologiche con una finalità difensiva dell’integrità interiore, emotiva e psichica. 

L’ansia da separazione durante lo sviluppo è il primo di una serie di “segnali” che la mente invia quando si trova davanti all’ignoto, vissuto come un potenziale pericolo. Nell’infanzia, l’apparire di cambiamenti e novità, l’inizio della scuola elementare è uno di questi, il primo percepito come importante anche dai bambini, si possono avere reazioni emotive importanti. Se non riconosciuta e gestita, l’ansia fisiologica, naturale, può trasformarsi in un disturbo d’ansia vero e proprio che può interferire con lo sviluppo armonico del bambino e quindi anche con le competenze scolastiche”.  

 “Numerosi studi di psiconeuroendocrinologia, dimostrano che già durante la prima settimana a scuola – prosegue Lucattini – tutti i bambini hanno un aumento del cortisolo mattutino e pomeridiano rispetto ai livelli basali, e che il cortisolo resta elevato per 3-6 mesi per poi normalizzarsi. Il cortisolo è un ormone prodotto dal surrene e serve ad essere reattivi ed efficienti, poiché inibisce le funzioni corporee non indispensabili nel breve periodo, garantendo il massimo sostegno agli organi vitali (cervello, cuore, polmoni, fegato e reni), inoltre, sostiene anche il tono dell’umore. È anche definito l’”ormone dello stress”, perché la sua produzione aumenta in condizioni di stress psicologico e eccessivo affaticamento fisico. Al di là delle apparenze, i bambini possono essere ansiosi molto prima di quanto ci si aspetterebbe. In questi casi, è necessario rassicurare e infondere fiducia nei bambini, è importante spiegare che la scuola elementare è bellissima! Impareranno tante cose nuove e avranno nuovi amici, continueranno a giocare e, se vogliono, potranno andare a trovare le insegnanti della scuola materna. Impareranno a leggere e scrivere. Non c’è davvero nessun rischio di restare indietro, tutti riescono ad imparare poiché è una cosa naturale e le maestre insegneranno loro come si fa”.  

È stato dimostrato che l’esposizione ripetuta a esperienze stressanti (microtraumi cumulativi) negli anni precedenti ai primi anni di scuola, può essere associata a maggiore ansia con ricadute negative sugli apprendimenti. “Una delle difficoltà principali è l’impatto con nuove regole educative, relazionali e sociali tipiche della scuola, che in famiglia non si hanno. La scuola per definizione “scolarizza”, educa e insegna cioè a vivere in un gruppo al di fuori del contesto familiare. La famiglia educa a valori e norme relazionali e interpersonali, con una forte valenza affettiva, intima e particolare. 

Naturalmente educa e trasmette valori che sono necessari non solo nella vita ma anche a scuola. I due sistemi educativi si integrano, completano e arricchiscono a vicenda. Quando c’è una carenza, da una delle due parti, famiglia o scuola, allora si manifestano e sorgono i problemi”  prosegue Adelia Lucattini, “Sarebbe utile, che i genitori prima dell’inizio della scuola, provenendo tra l’altro dalle vacanze estive, inizino dal riorganizzare il tempo dei loro bambini, a regolare un po’ di più la loro vita, ad esempio, stabilendo orari fissi per i pasti e del momento di andare a dormire, limitando cartoni animati e giochi elettronici anche se adatti alla loro età. Una buona organizzazione, diminuisce efficacemente il trauma del primo impatto con la scuola”. 

 

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Massimo Boldi sul litigio con De Sica: “La verità è che…”

 

Durante un’intervista esclusiva a VelvetCinema.it, Massimo Boldi ha svelato la verità in merito alla supposta litigata avvenuta tra lui e il noto collega Christian De Sica. Massimo Boldi è senza dubbio uno dei volti più riconoscibili della commedia italiana e, nel corso di un’intervista esclusiva a VelvetCinema.it, ci ha tenuto a chiarire alcune voci sul suo rapporto con Christian De Sica. Massimo Boldi e Christian De Sica – Notizie.com 

Boldi e il figlio del leggendario regista di Ladri di Biciclette, nel corso degli anni 80 e 90, hanno letteralmente riempito i cinema della penisola con la distribuzione dei celebri cine-panettoni, ma alcune voci ne narravano una supposta rottura sul piano umano. Boldi svela la verità 

 Ne abbiamo avute tante nel corso dei decenni, ma quella di Boldi-De Sica è senza dubbio tra le coppie di comici più riuscite di sempre, grazie ad una complementarietà rara, che ne ha inevitabilmente sancito la leggenda. L’operazione cine-panettoni, sostenuta dalla produzione dei Luigi e Aurelio De Laurentis e dalla regia e la sceneggiatura di Carlo ed Enrico Vanzina, si è letteralmente fusa al tessuto sociale della penisola, garantendo guadagni e popolarità fuori dal comune. I colleghi di Velvet Cinema, hanno affrontato il tema “litigio tra Boldi e De Sica” in maniera trasparente e diretta, domandando direttamente a Massimo se questa fantomatica rottura sia mai avvenuta: “Questa è una favola che gira. No, non abbiamo mai litigato. Possiamo aver discusso, lo farai anche tu con tua madre e tuo padre. Sono cose normali, ma non abbiamo mai litigato davvero”. Dopo aver ricordato alcune scene irriverenti di Vacanze di Natale 1995, l’intervista si conclude con un appello di Boldi, che invita a salvare le sale, andando ad alimentare anche l’industria audiovisiva nostrana: “Una cosa importante diciamola, inizia una nuova stagione cinematografica, la gente non va al cinema. 

Vanno a vedere solo i film americani, i cartoni animati, Barbie e non vengono a vedere Cipollino. Porca miseria. Bisogna cercare di incentivare perché se no le sale chiudono e diventa un problema anche per chi fa cinema. Se dovessimo fare un film facciamo Natale a Sestri Levante”. Una fotografia tragicamente veritiera di un mercato cinematografico a dir poco arido, nel quale le produzioni italiane faticano persino a sbarcare in sala. 

 

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Mistero intorno alla scomparsa della Venere di Daniela Santanché: aperto fascicolo dalla Procura della Corte dei Conti

Il caso della "Venere Italia 23", meglio conosciuta come l'influencer virtuale creata da Daniela Santanché, continua ad alimentare discussioni e speculazioni. Secondo quanto riportato da fonti affidabili, la Procura della Corte dei Conti del Lazio ha deciso di avviare un fascicolo di indagine sulla campagna "Open to Meraviglia". Questa iniziativa, promossa dal Ministero del Turismo, è ormai ferma da oltre due mesi sui social media, destando curiosità e preoccupazione, soprattutto in piena stagione turistica.

L'ultimo post pubblicato su Instagram dalla "Venere Italia 23" risale al 27 giugno, quando l'influencer virtuale si trovava a Taormina, condividendo momenti di relax e bellezze paesaggistiche. Da allora, però, è calato un silenzio assordante: la protagonista della campagna "Open to Meraviglia" sembra essersi dileguata nel nulla. Questo ha spinto il Procuratore Regionale per il Lazio, Pio Silvestri, ad avviare un'istruttoria per chiarire le ragioni di questo repentino silenzio.

È interessante notare che l'operazione di lancio dell'influencer virtuale ha richiesto un investimento considerevole da parte dello Stato. Lo spot di presentazione della "Venere Italia 23" ha comportato una spesa di 138.000 euro, appena sotto la soglia che richiederebbe l'attivazione di una gara d'appalto. Questa decisione è stata presa a livello governativo, con il coinvolgimento diretto di Palazzo Chigi. Il Dipartimento per l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha adottato la delibera a inizio aprile, affidando il servizio di creazione e realizzazione di un video promozionale per la campagna "per la valorizzazione dell'immagine dell'Italia e delle risorse turistiche del Paese".

Il motivo addotto per giustificare l'assenza di una gara è stato l'urgenza, considerando che il video promozionale doveva essere presentato durante un evento organizzato dal Ministero del Turismo il 20 aprile 2023. Tuttavia, i recenti sviluppi hanno sollevato dubbi sulla validità di questa giustificazione.

Il silenzio dell'influencer virtuale, secondo quanto dichiarato dal Ministero del Turismo in risposta alle domande di Huffpost, non è stato causato da ostacoli o problemi con l'agenzia di comunicazione responsabile della campagna. Piuttosto, è stata definita come "una scelta ponderata" finalizzata a ottimizzare le campagne pubblicitarie sul portale italia.it. Il Ministero ha sottolineato che questa strategia sta dando risultati positivi e che la "Venere Italia 23" tornerà a essere protagonista quando verranno implementate le prossime migliorie alla piattaforma.

L'avvio del fascicolo di indagine da parte della Procura della Corte dei Conti del Lazio rappresenta un nuovo capitolo in questa intrigante vicenda. Il mistero intorno alla scomparsa dell'influencer virtuale continua a sollevare domande e alimentare le congetture, mentre l'opinione pubblica attende con ansia ulteriori sviluppi e spiegazioni da parte delle autorità competenti.

 

I finalisti di TIME con il premio "Person of the Year" - la galleria

 

 

Persona dell'anno 2022 di TIME: Volodymyr Zelensky e lo spirito dell'Ucraina



Le donne dell'Iran sono le eroine dell'anno 2022 di TIME

Doctor Strange 2, i fan vogliono una serie su Wong

Dopo aver visto Doctor Strange nel Multiverso della Follia, i fan della Marvel richiedono una serie tutta dedicata a Wong, interpretato da Benedict Wong.

Con Doctor Strange nel Multiverso della Follia attualmente nei nostri cinema, anche i nostri fan hanno potuto apprezzare il ritorno di Benedict Wong nei panni di Wong, diventato ora Stregone Supremo e preso in giro dallo Strange di Benedict Cumberbatch. C'è poco però da scherzare: agli appassionati del Marvel Cinematic Universe il personaggio piace sul serio... e qualcuno in rete comincia a pretendere un assolo sotto forma di serie streaming per Disney+.

Una serie tutta per Wong dopo Doctor Strange nel Multiverso della Follia? 

Risponde Benedict Wong.
Nei cinque anni del "blip" nel Marvel Cinematic Universe, Wong ha fatto carriera, cosa su cui si ironizza in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Il personaggio è stato interpretato da Benedict Wong ormai in Doctor Strange, Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame, Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli e Spider-Man No Way Home, dove abbiamo saputo che è diventato Stregone Supremo. 

I fan ora chiedono che i Marvel Studios concentrino la loro attenzione solo su Wong, regalandogli magari una serie spin-off per Disney+, ambientata a Kamar Taj. Allo show di Jimmy Fallon, Benedict si è detto onorato dal pensiero. Sorpresa delle sorprese: non sarebbe di certo contrario! Kevin Feige potrebbe essere in ascolto...

Fast & Furious 10: al via dal 6 maggio le riprese a Roma e ai Castelli Romani

Questo weekend la troupe del decimo Fast & Furious è sbarcata a Roma dove per due giorni "occuperà" il centro storico per poi spostarsi nella zona dei Castelli Romani.

Le riprese di Fast & Furious 10 a Roma

Sembra ormai diventata una consuetudine l'arrivo di troupe americane a Roma che non scelgono, come un tempo, gli appositi stabilimenti di Cinecittà, ma invadono le strade del centro storico, tra la gioia di turisti e fan e il comprensibile disappunto dei residenti, sottoposti alle necessarie limitazioni del traffico. Così, dopo Tom Cruise, a occupare via dei Fori Imperiali dal 6 al 7 maggio saranno la troupe e il cast di Fast & Furious 10, che ha recentemente sostituito il regista Justin Lin (a quanto pare stanco delle interferenze della star Vin Diesel) con Louis Leterrier.

Fast & Furious 10: ciak a Roma e ai Castelli Romani

Come dicevamo, per due giorni, il 6 e 7 maggio, tutta l'area intorno a via dei Fori Imperiali sarà blindata (anche se non dubitiamo che, come successo con Mission: Impossibile 7, i curiosi riusciranno a immortalare qualche scena). In tutto una dozzina di strade, da Lungotevere Aventino a via del Teatro Marcello saranno off limits, per consentire le riprese di Fast & Furious 10. Su Roma Today, per i cittadini interessati, sono riportate tutte le strade interessate dalla chiusura. Dopo le riprese romane, il set del film si sposterà nella zona dei Castelli Romani e il 16 e 17 maggio le auto sfrecceranno per le vie di Genzano.

Ecco, se abbiamo qualche perplessità su queste riprese spettacolari è proprio questa: quanto bene fanno, non alle casse del Comune, ma a strade e monumenti tanto antichi (non dimentichiamo la Matera dell'ultimo film di Bond), queste corse automobilistiche? Un tempo si sarebbe ricostruito tutto tale e quale a Cinecittà, ma ormai le location sono diventate il punto di forza di queste saghe e dunque porte aperte per i set americani, sperando che non facciano danni eccessivi.

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